sabato 28 aprile 2012

Sapore di...tepore

Sta piovendo a dirotto... non è raro da queste parti a fine estate... Questa è una delle prime  giornate  d'autunno, con la sua aria sempre più frizzantina, le foglie ingiallite e l'odore del primo fumo che esce dai caminetti... Quale attività migliore, quindi, per una giornata come questa se non cucinare??

Mi è venuta voglia di Cuchaule, il pane tipico della festa autunnale del Bénichon... Impastiamo farina, burro, zucchero, aggiungiamo un po' di latte ed infine una bella spolverata di zafferano... inforniamo e tra un po' sarà pronta la nostra Cuchaule! 

Inviterò i miei amici Peter e Clara, e ci gusteremo questo squisito pane con del burro e della senape dolce di Bénichon... un bel po' di calor(i)e per superare questa fredda giornata! Dai, provateci anche voi e alla prossima mi saprete dire che ve ne pare.

Cuchaule e senape dolce di Bénichon

giovedì 26 aprile 2012

Pancia mia fatti capanna

Il nostro viaggio attraverso le sagre comincia nella regione del Friburgo. Alla fine della stagione estiva, in occasione della discesa dei pastori dagli alti pascoli di montagna, vengono organizzate una serie di sagre popolari che vedono grande affluenza di visitatori, perché caratterizzate da ricchi banchetti ed animate da danze e musica.
Ci troviamo nel bel mezzo della festa del Bénichon che un tempo era molto legata all'aspetto religioso, ma che oggi ha assunto il carattere più prosaico e profano di grande abbuffata. Per cui, se mai aveste intenzione di unirvi ai festeggiamenti, è consigliabile presentarsi a stomaco vuoto. Quanto a me è da una settimana che sono a stecchetto e non vedo l'ora di gustare tutte queste prelibatezze. Ho già un'aquolina... ora devo proprio andare, altrimenti rischio di rimanere a stomaco vuoto. Buon appetito a tutti e alla prossima!

Tipica tavola imbandita alla festa di Bénichon

venerdì 20 aprile 2012

Ma come si va vestiti ad una festa tradizionale svizzera?

Care lettrici e cari lettori,questa sera sono stata invitata a una festa tradizionale, e, sapete, quando da queste parti si deve "far festa", bisogna essere pronti, dalla testa ai piedi! Qui da noi, nessuno può presentarsi a una festa tradizionale senza un Tracht. Questo termine indica i vestiti, sia da uomo che da donna, che seguono la moda tipica svizzera e, più in generale, bavarese, austriaca e tirolese. L'abito per noi donne si chiama Dirndl, mentre gli uomini vestono i famosi Lederhose.

Le regole della tradizione a riguardo sono ferree: c'è un preciso "codice dell'abbigliamento" da seguire. Pensate che gli abiti da donna, per esempio, sono composti da gonna, corsetto e grembiule. Le donne adulte devono indossare una gonna lunga, o almeno una gonna che copra le ginocchia, mentre le gonne corte possono essere portate solo dalla bambine o dalle adolescenti. Ma il particolare più interessante, è il grembiule: se il fiocco è annodato a destra, significa che siamo fidanzate o sposate, mentre se è annodato a sinistra, indica che siamo ancora in cerca dell'anima gemella.
Gli uomini, invece, indossano i Lederhose, pantaloni di cuoio, sopra il ginocchio o alla zuava, completi di bretelle e pettorina riccamente decorati a motivi floreali...il fiore più comune è, naturlamente, la stella alpina.

Pur essendo molto simile, la zona di provenienza del Tracht è sempre riconoscibile: pensate che ci sono differenze da regione a regione, qui in Svizzera, addririttura da cantone a cantone, e tra il nostro Tracht svizzero e i tracht bavaersi e tirolesi. E' davvero bello pensare che i popoli mantengano e difendano la loro identità anche attraverso i vestiti, non trovate? Adesso devo proprio scappare...tra poco devo essere pronta per la festa... corro a mettere il mio Dirndl... Bis Bald!

giovedì 12 aprile 2012

Avete mai sentito uno Yodel?

Un falso luogo comune vuole che gli svizzeri siano gente noiosa, puntuale e molto pignola... Ma voi non avete mai sentito cantare uno dei nostri Yodel (noi svizzeri usiamo però anche la dicitura Jodel con la "J")?
Si tratta di un canto tradizionale originariamente utilizzato per richiamare il bestiame o per una richiesta di soccorso; la sua particolarità consiste nel passaggio improvviso dalla normale emissione di voce al falsetto. In generale in uno Yodel c'è un coro a più voci accompagnato da campanacci e da una moneta fatta ruotare in un piatto di terracotta. Esiste addirittura un'associazione che tiene regolarmente dei corsi: essa risale al 1910 e attualmente conta ben 25.000 iscritti in costante aumento.
Ora mettetevi all'ascolto e lascio a voi giudicare se noi svizzeri siamo davvero un popolo del tutto incapace di divertirsi!

mercoledì 11 aprile 2012

Per rompere il ghiaccio...

La Svizzera è conosciuta principalmente per il cioccolato, gli orologi a cucù e l'Emmenthaler. Non tutti sanno però che è anche una terra ricca di tradizioni, colori e sapori... Se partirete con me in questo viaggio vi porterò alla scoperta di quel volto nascosto della Svizzera che non avreste mai immaginato.
La nostra colonna sonora saranno i campanacci delle mucche al pascolo e l'inno della mia patria... quindi mano destra sul cuore e lanciamoci verso questa avventura!