mercoledì 16 maggio 2012

Digiunare o ringraziare?

Ciao a tutti! Come state?

Finalmente Novembre è quasi finito... tra poco inizieranno a spuntare i primi addobbi natalizi, le prime luci, e il profumo del Vin Brulé si diffonderà per le strade... quanto mi piace questo periodo!! Oggi sono proprio allegra, felice...in un certo senso, grata, per tutte le belle avventure che sto vivendo!

...A proposito di gratitudine, è proprio in questi giorni che oltreoceano, in America, si festeggia il Ringraziamento, vero?
Festeggiarlo a ridosso del Natale è un po' strano per me... io sono abituata a festeggiarlo la terza domenica di Settembre, alla fine dell'estate, come ringraziamento per i raccolti. In realtà, qui da noi, questa è anche un'occasione di preghiera e pentimento; infatti, questa tradizione nasce nel 1500, quando tutti i cantoni decisero di dedicare alcuni giorni, o addirittura alcune settimane al digiuno e alla preghiera per preservarsi da peste e carestie. Il nome di questa festività divenne, infatti, "Digiuno federale", o "Festa federale del Ringraziamento"... ma, visto che a me i digiuni non sono mai piaciuti, preferisco pensare a questa festa, come un'occasione per esprimere gratitudine e fiducia nel futuro!
Vi cosa ne pensate??? Preferite forse digiunare???

Tipica scena del Digiuno Federale

martedì 15 maggio 2012

Che ne dite di un "Zwiebelkuchen" (Crostata di cipolle)?

Ed ora tocca a voi! Sbizzarritevi a comporre nuovi piatti a base di cipolle. Eccovi una semplice ricetta per cominciare; buon appetito a tutti!


Ingredienti:
- 150 g di farina                                                                                 
- 75 g di burro
- 40 g di formaggio grattugiato
- 200 ml di latte
- 1 uovo
- 150 g di pancetta a dadini
- 700 g di cipolle
- farina, pepe, paprica dolce, noce moscata, sale


Preparazione:
Preparare una pasta brisée con la farina, il burro a dadini, poco sale e l'acqua fredda sufficiente per rendere l'impasto omogeneo. Lasciatelo riposare per un'ora in frigo, avvolto in un telo. Mescolare il formaggio, l'uovo e il latte; condire con sale, pepe, paprica e noce moscata. Rosolare la pancetta finché non è ben dorata. Sbucciare e affettare sottili le cipolle,
mescolarle alla pancetta e cuocerle per 20-30 minuti a fuoco basso.
Condire con sale, pepe, paprica e noce moscata. Lasciare raffreddare.
Stendere la pasta sottile e disporla in una teglia unta. Distribuirvi le cipolle con la pancetta
e coprire con la miscela di latte. Infornare a 180° per 30 minuti circa.

Crostata di cipolle

lunedì 14 maggio 2012

Cipolle che passione!

Cari amici, dopo essere stata inseguita dai Butzi e aver fatto il pieno di caramelle, mi accingo ora a partecipare ad un'altra bellissima festa folcloristica svizzera: il mercato delle cipolle o Zibelemärit. Si tratta di una delle ricorrenze autunnali più partecipate della Svizzera e si tiene precisamente a Berna nella parte storica della città. Qui vengono allestite numerose bancarelle con vari prodotti gastronomici e non...Inizia quindi la caccia al souvenir e devo dire che ci si può veramente sbizzarrire! Tuttavia il prodotto più gettonato rimangono comunque loro: le cipolle, bianche o rosse, intrecciate o avvolte per formare delle lunghe trecce. Per la città aleggia il loro profumo e per le vie avvengono battaglie a colpi di coriandoli e sfilate di persone in maschera, il tutto in un'atmosfera giocosa e carnevalesca. Non posso quindi che lasciarmi trasportare dalla frenesia generale e lanciarmi in una strenua battaglia di coriandoli...Buon divertimento a tutti!

Cipolle intrecciate

domenica 13 maggio 2012

Una caccia a colpi di...bonbons!

Ciao a tutti, amici! 
Come promesso, sono di nuovo qui per raccontarvi la mia giornata al festival di Stans, una delle più grandi feste del raccolto che si tengono in Svizzera tra la fine di settembre e la metà di ottobre.

La giornata è cominciata molto bene: c'era il sole, anche se faceva comunque parecchio freddo (del resto non si può neppure avere delle pretese, vista la stagione).
La festa è cominciata con una processione molto suggestiva verso la chiesa: alla testa si trovavano gli Älper, gli organizzatori del festival (che da loro prende appunto il nome di Älperchibli) i quali fanno parte della antichissima confraternita dei contadini che durante la stagione estiva conducevano le mandrie al pascolo sulle Alpi. Infatti anche in questo caso erano seguiti dalle loro mucche fedeli e il suono dei campanacci appesi al loro collo era come se scandisse il ritmo di tutta la processione.

Il corteo ha fatto tappa in chiesa, dove la festa trova il suo momento di celebrazione più solenne, la quale, per l'occasione, era riccamente addobbata e piena in ogni angolo di ortaggi, frutta e formaggi.

Chiesa addobbata per la festa

Dopo la messa si entra veramente nel vivo della festa che si apre con un aperitivo di benvenuto sulla piazza del villaggio e prosegue per l'intera giornata all'insegna dei canti, delle prelibatezze e dell'atmosfera gioiosa che sono sempre il punto forte di ogni celebrazione che si rispetti qui da noi in Svizzera. A questo punto credo sia inutile confessare che, come ogni volta, da golosa come sono, non ho saputo resistere di fronte a tanto ben di dio che mi veniva offerto da ogni parte mi girassi.

E poi la ciliegina sulla torta: ricordate la foto che vi ho mostrato l'altra volta? Quegli uomini mascherati da selvaggi e vestiti di pelli e muschi? Ecco, ora vi svelo la loro identità: si tratta dei cosiddetti Butzi che animano sempre questo tipo di feste e che, per tradizione, vanno a caccia di bambini. Ma non si deve avere paura di loro, perché infatti sono dei cacciatori "buoni" tant'è che la loro arma sono dolcetti e caramelle.

Butzi che cattura un bambino
  
Anch'io sono stata inseguita da due o tre di loro ed ora mi ritrovo qui, a casa, con un bel bottino di dolci e caramelle di ogni tipo. Per lo meno ho fatto scorta per un bel po' e potrò proseguire il viaggio in tutta tranquillità: gli zuccheri non mancheranno di certo, in caso ve ne fosse bisogno!

venerdì 11 maggio 2012

E la festa continua

Cari amici, spero mi stiate seguendo ancora numerosissimi perché ho ancora tante esilaranti feste da proporvi. Infatti è sempre tempo di festa in Svizzera, anche se il clima qui comincia a farsi sempre più rigido. Però se si sta insieme a festeggiare ci si riscalda e si riempie di allegria una stagione che, come quella autunnale, di allegro ha ben poco.
Quindi procediamo in questo viaggio e continuiamo a divertirci in compagnia!

Sono giunta da pochi giorni nel Canton Nidvaldo. Dovete sapere che anche qui la terza domenica di ottobre si tiene un'importante celebrazione in occasione delle feste di ringraziamento per il raccolto. Ora vado in avanscoperta, perché comincio a sentire della musica per le strade. Abbiate un attimo di pazienza e prometto che vi aggiornerò il più presto possibile. 
Stavolta ho deciso di tenervi davvero con il fiato sospeso. 
Nell'attesa vi mostro questi curiosi personaggi e alla prossima vi svelerò il mistero. Siate curiosi!

Curiosi personaggi nel Canton Nidvaldo

sabato 5 maggio 2012

Tutti matti per la castagna

Le giornate si accorciano e comincia a fare più freddo, ma nemmeno questo può fermarmi: indosso berretto, sciarpa e giubbino imbottito e il mio viaggio continua. 
La prossima destinazione è il Canton Ticino, noto a tutti anche come Svizzera italiana. Nell'aria si sentono odori di ogni genere, primo fra tutti quel profumo affumicato e leggermente bruciacchiato delle caldarroste.

Dovete sapere che la castagna in Svizzera ha un significato molto particolare: poiché alle castagne, fin dai tempi più antichi, era legata la sopravvivenza di intere famiglie di contadini nei freddi periodi della stagione invernale ed autunnale, oggi sono organizzate un po' ovunque qui in Svizzera, ogni anno fino alla metà di ottobre, sagre e festival di cui il famoso "frutto del riccio" è protagonista indiscusso.

Quest'anno ho deciso di andare a vedere come si celebra la festa della castagna ad Ascona, dove si svolge la più grande sagra di tutto il Canton Ticino in onore di questo frutto tanto importante. 
Le castagne sono trasportate in grandi quantità dai boschi vicini e per tre o quattro giorni di seguito, lungo le rive del Lago Maggiore, prende vita un'allegra festa fatta di musica, nella quale non possono ovviamente mancare le protagoniste assolute, ossia le castagne, presenti in ogni salsa: semplicemente cotte al fuoco o come ingrediente principale di molti dolci. Quanto a me, posso dire di essermi già messa all'opera e, fra le varie specialià gastronomiche in bella mostra sulle bancarelle, l'occhio è caduto subito sulle invitanti praline di Ascona, dolcetti fatti a mano la cui forma ricorda naturalmente quella di una castagna.
Date un'occhiata e ditemi se non sono uno spettacolo. Vien voglia di mangiarle anche in fotografia!

Praline di Ascona


venerdì 4 maggio 2012

Uno, due, tre...e il fiume non c'è!

Ciao a tutti!

Oggi ho deciso di andare a fare una gita nel cantone tedesco di Argovia e, per la precisione, nella città di Aarau. Mi hanno detto che in questi giorni si festeggia una ricorrenza particolare, e io, da curiosona quale sono, non potevo certo farmi sfuggire una simile occasione!!

Sono arrivata in questa bella cittadina, adagiata lungo il fiume Aar, e, sorpresa delle sorprese, ho trovato il fiume in secca! ...senza neanche una goccia d'acqua... Mi sono un po' preoccupata, ma poi ho scoperto che la festa è proprio questa, il Bachfischet: il fiume una volta all'anno, di solito a fine Settembre, viene prosciugato chiudendo una diga.
Questa tradizione nasce nell'antichità, quando l'Aar doveva essere "ripulito" e la gente doveva rendersi conto dell'immensa ricchezza portata dal fiume, che veniva "tolto" dalla città per qualche giorno. Come sempre, noi bambini troviamo in ogni occasione "riflessiva" degli adulti, un'occasione di festa: ed ecco quindi, che tutti ci riversiamo, oggi come un tempo, nel letto del fiume per pescare i pesci rimasti "a secco"... è troppo divertente!!
La sera, inoltre, in città tutte le luci vengono spente e sostituite da lanterne portate in processione dai noi bambini... è bellissimo, ve lo assicuro!
Adesso scappo, sono in processione anche io, con la mia lanterna... A presto!


Processione dei bambini ad Aarau

giovedì 3 maggio 2012

Un po' di conti e un po' di canti


Così circondata da canti, bancarelle e immersa in un'atmosfera da sogno, il mio viaggio riprende e, a pancia bella piena, faccio una capatina nel cantone di Berna.
E' ormai autunno inoltrato, ma i suoi colori mettono una grande allegria, anche se la stagione estiva se n'è andata da un bel pezzo.

Mentre passeggio lungo le rive del lago di Thun mi imbatto per caso in una strana cerimonia e presto vengo a sapere che qui è una tradizione consolidata, alla fine di settembre, quando ormai tutti i pastori sono scesi a valle per sfuggire ai freddi più rigidi dell'alta montagna, il cosiddetto Chästeilet, vale a dire la conta e la divisione dei formaggi fra i contadini. I formaggi sono disposti uno sopra l'altro a formare  pile alte come torri e la ripartizione fra i contadini presenti avviene sulla base del latte prodotto da ciascuno nel corso dell'anno. Ma questa non è una semplice divisione matematica: il tutto avviene in un clima di festa, con il bestiame abbellito da decorazioni di ogni tipo, tanta musica e, nella più genuina tradizione svizzera, con tanti sontuosi banchetti di fronte ai quali nessuno avrebbe il coraggio di tirarsi indietro. Io in prima linea men che meno. Quindi ora vado a mischiarmi tra la folla e vi mando un grande saluto. Spero di ritrovarvi tutti qui di nuovo alla prossima avventura. A presto!

mercoledì 2 maggio 2012

Alziamo i calici e...cin cin

Anche se a malincuore, data la bellezza del paesaggio e la gioia dei festeggiamenti, mi affretto a lasciare il cantone di Berna. La mia nuova destinazione è Neuchâtel che, come già dice il nome, si trova nella Svizzera romanda (dove la lingua più diffusa è il francese). Ho detto di essere di fretta, perché, proprio alla fine di settembre, qui si tiene tradizionalmente ogni anno la Fête de Vendanges, la festa della vendemmia di una durata di ben tre giorni. 

Quindi eccomi qui. Per mia sfortuna non sono potuta che arrivare nell'ultimo dei tre giorni di festeggiamenti. Tuttavia c'è ancora una marea di gente venuta da ogni parte del mondo per poter ammirare, qui a Neuchâtel, la più grande sagra del vino, nel corso della quale, sul consueto sottofondo musicale di yodel, corni e campanacci, prodotti vinicoli, dolci, formaggi e vino la fanno da padroni sulle bancarelle. 
Mentre faccio un po' di scorta e metto qualcosa sotto i denti, per rifocillarmi dalla fatica del viaggio, assisto ad uno spettacolo fantastico: un carro, ricoperto di fiori meravigliosi di ogni tipo, procede a passo d'uomo e si fa largo fra la folla. Si tratta della processione "corso-fleuri" che, come da tradizione, chiude questi tre giorni a base di leccornie e brindisi.
Guardate che bellezza!

Il corso-fleuri a Neuchâtel

martedì 1 maggio 2012

Basta un poco di zucchero...

Ciao amici! Oggi mi trovo ancora qui, perché i festeggiamenti per la Bénichon durano varie settimane. Sono stati davvero giorni di grandi abbuffate anche per me! Sulle tavole apparecchiate a festa non mancavano mai pot au feu (bollito di carne), stufato d'agnello con poires à botzi (pere caramellate), prosciutto affumicato e cosciotti d'agnello: come resistere davanti a tante prelibatezze? Per non parlare poi delle meringhe e dei bigné. Credo proprio dovrò mettermi a dieta dopo questa scorpacciata...

Per fare un po' di movimento e godermi la magia della festa, oggi mi sono fatta un giro fra le bancarelle e mi sono incuriosita parecchio, perché una signora si stava dando un gran da fare armata di frusta e mattarello. Sono subito sgattaiolata là davanti, cercando di aprirmi un varco fra la folla, e subito tutto mi è stato più chiaro: stava preparando (tanto per cambiare) dei dolcetti tipici della Bénichon, le cosiddette Cuquettes. Si tratta di dischi di pasta sfoglia cotti in forno e cosparsi di zucchero semolato. Al solo vederli mi sono sciolta come neve al sole. Mi dispiace di non aver saputo resistere nemmeno stavolta, ma me ne sono mangiati subito un paio lì sul posto e poi ne ho presi un po' anche per il nonno perché so che ne va matto. 
Vi assicuro che sono davvero squisiti! Ora devo proprio andare, ma continuate a seguirmi, perché la festa continua...anzi è solo all'inizio!

Una Cuquette